Un museo arbreshe da visitare si ringrazia gli autori.
PLEAG - Antiquarium di Greci, in provincia di Avellino.
Video sulla città di Greci di Pasquale Rossi.
Realizzato in occasione dell'inaugurazione dell'Antiquarium
PLEAG (Palazzo Lusi Esposizione Archeologica di Greci), 4 dicembre 2009.
autore foto e filmato: arch. Pasquale Rossi,
musiche inserite per gentile concessione
Uno struggente inno di laude medievale che sui canta ancora in Irpinia a Rocca San Felice, il popolo risponde al coro che intona le strofe. Il rito si svolge durante la processione del Venerdi Santo.
L'ispirazione si si trova nelle celebri laudari medievali francescani,
Questo inno-preghiera è quanto di più bello e fascinoso... una delicatezza stupenda del popolo di Dio che accompagna il cammino di Maria Addolorata al Calvario.
Variante di Rocca San Felice
frammento. sec. XIII-XIX.
1. Dove vai, Madonna mia,
sola sola per questa via?
2."Vado in cerca del mio Figliolo,
son tre giorni, son tre giorni e non lo trovo.
4.Lo trovai da piedi al monte,
con le man legate, con le man legate piagate e giunte."
5.Sulle spalle la croce aveva
sangue rosso, sangue rosso e lo versava!
6.La Madonna che l'asciugava,
l'asciugava, l'asciugava con gran dolore
7.Oggi è morto il Redentor,
oggi è morto il Redentor.
Si riporta l'originale del Laudario originale. eseguito dal Coro Armonioso Incanto di Perugia, direttore Franco Radicchia.
La Pasqua degli italo-albanesi, nei borghi del Parco nazionale del Pollino, vive, tra l'altro, uno dei momenti più esaltanti il martedì dopo Pasqua. A Frascineto si ripercorre, con canti, balli e, quest'anno, anche una drammatizzazione teatrale, la storia del condottiero e patriota albanese Giorgio Castriota Scanderbeg (1405 -1468), l'eroe che resistette per 25 anni ai tentativi di conquista dell'Impero turco ottomano, e della diaspora albanese, avvenuta tra il XV e il XVIII secolo in seguito alla morte dell'eroe nazionale e alla conquista dell'Albania da parte dei turchi ottomani. In Calabria sopravvivono numerose comunità arbëreshë che conservano tuttora il rito greco-bizantino e l'antico idioma.